Gli specialisti della palpebra calante a teatro e i narcolettici da poltroncina di velluto hanno le ore contate! Addormentarsi è davvero impossibile quando lo spettacolo in scena è Sleep no More, evento pluripremiato e unico nel ventaglio seppure ampio di offerte teatrali newyorkesi. I motivi validi per fare questa esperienza sono potenzialmente infiniti ma in questa sede mi limiterò ad elencarne alcuni, sicura che saranno sufficienti a suscitare un po’ di curiosità!

Sleep no More è uno spettacolo che dal 2011 va in scena tutti i giorni al Mc Kittrick Hotel, nel cuore del distretto artistico di Chelsea e a due passi dai palazzi avveniristici di Hudson Yards. La rappresentazione si basa sulle vicende del Macbeth Shakespeariano, rivisitato e corretto in chiave moderna e a tratti contemporanea, in un’ambientazione anni ’30 ricostruita minuziosamente: dalla musica ai costumi, dalla scenografia generale al più piccolo oggetto di arredo.

Si tratta di fatto di un’esperienza di teatro immersivo dove tra attori e spettatori non esistono barriere quali palcoscenico e sipario ma dove il pubblico è libero di muoversi nello spazio che condivide con il cast ed è, anzi, invitato a seguire il proprio istinto nell’interazione con gli attori e nell’esplorazione delle scene. Il gioco di ruolo che si crea tra attori e pubblico è di per sé una prima motivazione validissima – e già per me sufficiente – per regalarsi una serata al Mc Kittrick hotel! Indossare la maschera (che viene consegnata a tutti all’inizio dello spettacolo), legittima il passaggio da spettatore ad attore e potersi muovere liberamente tra i cinque piani dell’albergo, set della rappresentazione, aggiunge al nuovo ruolo fisicità e dinamicità.

Ne deriva un’esperienza multisensoriale incredibile che coinvolge il pubblico a più livelli. Il primo senso coinvolto è l’udito: la musica, pilastro imprescindibile dello spettacolo, oltre a creare l’ambientazione e a sottolineare le scene, diventa guida per lo spettatore alla scoperta delle stesse: il volume aumenta man mano che ci si avvicina e attira in un determinato ambiente. La possibilità di interagire con lo spazio che ci circonda è un’incredibile opportunità di vivere lo spettacolo anche sul piano tattile: lo spettatore è invitato ad aprire porte e cassetti, a cercare passaggi segreti, sfogliare libri e pagine di giornali, accarezzare tessuti e provare poltrone e divani. I più curiosi possono testare gusto e olfatto assaggiando caramelle e bicchieri di presunto liquore abbandonati sulla scena dagli attori.

Un ruolo a parte ha il senso della vista essendo proprio sulla profondità dello sguardo che si basa l’intera rappresentazione. In una recitazione di per sé muta, tutta la comunicazione tra gli attori avviene con gli sguardi oltre che ovviamente con i movimenti del corpo e con la danza, spesso acrobatica e sempre emozionate. Torna qui fondamentale il ruolo della maschera anche per gli spettatori: tutelati dalla protezione del viso, si osano sguardi più diretti ed espressivi.

Per gli appassionati di atmosfere retro e di scenografie in generale, i cinque piani di scena sono un paradiso da scoprire. Riproduzioni fedelissime di interni ed esterni, curate fino al minimo dettaglio, trasportano attori e pubblico direttamente negli anni ’30 già a partire dalla prima sorpresa – spoiler!: il Manderley bar è uno speakeasy, cocktail lounge e sala da concerti jazz che merita una serata anche a prescindere da Sleep no More (è aperto a tutti i giorni dopo le 10.30). Ultimo aspetto da tenere in considerazione è quello ristorativo: oltre al Mandaley bar, da non perdere è anche il Gallow Green sul rooftop, bar e ristorante a tema, combinabile con lo spettacolo.

Per vivere al meglio questa esperienza, che è tra quelle che più suggerisco di fare a New York, vi lascio tre consigli: 1. Entrate al primo orario disponibile (19.00 o 19.30 a seconda dei giorni): potrete poi assistere anche alle successive rappresentazioni fino al gran finale da non perdere assolutamente! 2. Sleep no more è perfetto come serata di coppia o di gruppo ma, anche se può essere un pochino disorientante all’inizio, fate questa esperienza da soli, magari fissando un appuntamento con gli amici al Mandaley bar per un bicchiere di assenzio a metà spettacolo! 3. Siate curiosi e seguite il vostro istinto, a Sleep no more e ogni giorno della vita, le sorprese non mancheranno!

Chi sono

Catapultata tra i grattacieli da quel ramo del lago di Como. Amo New York, la sua dinamicità e la sua energia e in queste pagine vi porto a scoprirla!

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