Se vi aspettate la rivelazione di un grande segreto o dell’apertura dell’ultimo speakeasy tanto ambito quanto già overbooked probabilmente resterete un po’ delusi da questo post.
Vi parlo di Buddakan, ristorante veterano nel panorama gastronomico newyorkese, che non ha certo bisogno di presentazioni. La sua fama è ormai affermatissima, complice anche la sua comparsa in Sex and The City come set dell’ultima cena da single di Carrie prima del matrimonio con Big, e dalla sua apertura nel 2006 ha attirato e soddisfatto anche gli avventori più esigenti. Sono tornata da Buddakan dopo tanto tempo (la scelta così ampia in ambito ristorazione che New York offre si scontra con il desiderio di creare quella familiarità tanto appagante con certi posti) per festeggiare una serata speciale e ancora una volta sono uscita soddisfatta al 100%.
All’interno della struttura del Chelsea Market, ma con ingresso riservato sulla 9th Avenue, Buddakan domina ancora il Meatpaking district, quartiere di eccellenze gastronomiche di New York che annovera tra gli altri ristoranti Tao Downtown, Catch e Morimoto (quest’ultimo parte dello stesso gruppo Starr che solo a New York propone ben 7 ristoranti). In un ambiente che è di per sé fusione di esotismo asiatico e sontuosità parigina del sedicesimo secolo, Buddakan offre un menu fusion estremamente variegato che spazia dal tipico Dim Sum cinese a piatti di carne e pesce rivisitati con influenze asiatiche come i Mongolian Lamb Chops, l’anatra alla pechinese o il Singapore Chili King Crab. Per chi faticasse ad orientarsi sono disponibili anche opzioni di tasting menu con tante interessanti proposte dello chef. L’orientamento da Buddakan, però, parte dal groviglio di sale, tutte allo stesso modo buie ed eleganti, che si attraversano per raggiungere il proprio tavolo.
La famosa sala centrale, dai soffitti altissimi, vede al centro, un enorme tavolata con ben 34 posti a sedere. Quattro enormi lampadari illuminano (scarsamente) la boiserie in legno color miele sulle pareti e importanti candelabri avifaunistici (e decisamente kitsch!) svettano su tavoli altrimenti semplici. Le altre sale ricordano in qualche modo un museo dell’arte cinese e sono altrettanto accoglienti seppure meno pretenziose. L’insieme armonico tra ambiente e cibo cucinato a regola d’arte contribuisce a rendere un’esperienza unica sia per una cena romantica che per fare colpo magari su un cliente o un gruppo di amici.
Buddakan non sarà una novità ma è una scelta sicura, come un abito nero, non ha età, è sempre elegante e non teme la competizione. Certo ha un prezzo, quello è innegabile, ma ne vale la pena!