Tra sfarzo e addobbi grandiosi, Natale a New York significa anche spettacoli a tema. Insieme al Christmas Spectacular, in scena al Radio City Music Hall, l’esibizione più attesa è il famosissimo “The Nutcracker”, il balletto di George Balanchine esibito dal NYC Ballet sulle musiche di Čajkovskij. L’appuntamento è ogni anno al David H. Koch Theater presso il Lincoln Center, proprio affianco al Metropolitan Opera, dalla metà di Novembre alla fine di Dicembre.
Andare a teatro a New York è un’esperienza sempre unica e formativa sia da punto di vista artistico che come studio antropologico della città. Venendo da una cittadina di provincia, sono cresciuta con quel misto di reverenza e rispetto per le rappresentazioni teatrali che abitualmente riserviamo un’autorità centenaria di un qualche elevatissimo grado o a un nonno affettuoso. Ho sempre amato assistere agli spettacoli e mescolarmi a un pubblico di esperti di musica e di arte, pur non essendolo io stessa, e lustrare gli occhi davanti agli abiti lunghi delle signore e agli smoking degli uomini inamidati per l’occasione speciale.
A New York le serate a teatro sono tutt’altra cosa! Nonostante i prezzi comunque considerevoli dei biglietti, il teatro, riflesso della città stessa, è destinazione per tutti e accoglie allo stesso modo adulti, bambini, esperti e curiosi. All’apertura delle sale – il Lincoln Center è composto da diverse strutture per le diverse arti – la piazza si popola di un pubblico eterogeneo, assolutamente noncurante degli altri e accomunato soltanto dal desiderio di assistere a una pièce di teatro rappresentata dalle compagnie tra le più famose al mondo e da solisti – tenori, soprani o prime ballerine – di fama mondiale. E così anche ieri sera, in occasione della rappresentazione de “Lo schiaccianoci”, ho visto sfilare eleganti signore dell’Upper East Side ricoperte di brillantini e fili di lamé, affianco a ragazzi in jeans e stivali da montagna, bambine infiocchettate – aspiranti ballerine? – insieme a turisti reduci da un’estenuante giornata di shopping. “Inaccettabile!” ho sicuramente commentato la prima volta, infastidita dalle apparenze e dagli applausi, nemmeno troppo soffocati, a metà delle scene. Ma questa è New York, the land of the free, e ammetto che tutto questo è in sé già parte dello spettacolo!
E così, una volta scattata qualche foto di rito e sorseggiato un bicchiere di prosecco sulla balconata all’aperto che dà sulla piazza del teatro, individuati i nostri posti, centralissimi anche se in terzo mezzanino, ci siamo goduti quello che, di diritto, è considerato lo spettacolo di Natale per eccellenza nella City. Due ore che volano letteralmente tra musiche familiari e incredibilmente emozionanti. Il primo atto, recitato da quasi 90 ballerini che si alternano nel salotto del sindaco di Norimberga, si svolge di fronte al grande albero di Natale, tra danze popolari e l’euforia inimitabile dei bambini la sera della Vigilia. L’atto secondo, con esibizioni e scenografie sopraffine, ci trascina nel sogno di Clara, tra piroette di caramelle e plissé di biscottini nel Regno dei Dolci, mentre i tutù dalle sfumature pastello colorano il palcoscenico sulle note delle più famose arie di Čajkovskij. Non mancano gli effetti speciali e, per il gran finale, una slitta volante trainata dalle renne guida in cielo i due protagonisti, salutati dal valzer dell’intero corpo di ballo, verso il risveglio della bambina e del teatro commosso su cui cala il sipario.
Non potevo chiedere regalo migliore per questo primo giorno di Avvento! E’ stata una serata magica che suggerisco a tutti coloro che avranno occasione di visitare New York nel periodo di Natale. Lo spettacolo va in scena tutti i giorni fino al 30 di Dicembre, con rappresentazioni serali e matinée, presso il David H. Koch Theater e i biglietti sono acquistabili sul sito del NYC Ballet.