Nutella Cafe

Ultimissima italiana approdata a New York, direttamente dall’olimpo delle merende italiane è lei: sua maestà la Nutella. A dire il vero la celeberrima crema alla nocciola di Ferrero era già reperibile in commercio ma ora, a due passi da Union Square, Nutella si fa esperienza.

Annunciato a gran voce dalla stampa italiana e acclamatissimo dai social più golosi della grande mela, il primo Nutella Cafe di New York ha aperto i battenti mercoledì 14 Novembre a mezzogiorno ed è stato accolto tra tripudio e salivazione da una folla di golosi in coda per assaggiare una delle tante proposte da sugar coma. In paziente attesa c’ero ovviamente anche io, noncurante come al solito di irrilevanti conteggi calorici!  Un menù super ricco sfida, infatti, anche i più fanatici della linea a suon di crepes, croissant, crostate e muffin. Le proposte per il breakfast vanno dal pudding con banana e semi di chia ai piatti di frutta con lo yogurt tutti ovviamente a base di Nutella. Per i più sofisticati ci sono anche tre varianti di gelato e l’apprezzatissima partnership con Lavazza consente di apprezzare il tutto con un buon espresso.

L’ambiente è semplice ma curato. Superata la porta di legno ci si ritrova in un’impeccabile alternanza di bianco, rosso e marrone che sembra di entrarci davvero nella Nutella! Oltre alle variegate proposte gastronomiche e ai prodotti ispirati a New York, un piccolo corner offre gadgettistica brandizzata e la possibilità di personalizzare le confezioni con il proprio nome.

La descrizione inglese, “hazelnut spread with cocoa”, non rende minimamente giustizia, ma del resto lo capiranno da soli, questi americani, che nel barattolino marrone si nasconde, oltre alla crema, un’amica fedele, in prima fila ai compleanni come nell’amatissimo spot, e un conforto indispensabile per ogni dispiacere. Sarà l’affetto che ci lega alla Nutella, quello che si dedica ai ricordi d’infanzia, sarà il sapore di casa che porta con sé, ma penso di aver trovato un posto sufficientemente confortevole dove passare l’inverno!

E mentre esco trionfante con il mio sacchetto take away non posso non chiedermelo: “che mondo sarebbe, senza Nutella?”