L’arrivo della primavera a New York non è come nel resto del mondo. A New York non ci si sveglia una mattina di Marzo scaldati dal primo sole e circondati da aiuole di boccioli dai tenui profumi. A New York, semplicemente, la primavera non arriva mai! Certamente non quando il calendario segna Marzo, 21 “first day of Spring!”. Nonostante l’esperienza pluriennale, l’istinto si lascerebbe ancora gloriosamente ingannare da tanta frivolezza e correrebbe libero tra i prati ma, benedetta consapevolezza, fuori ci sono 5 gradi e oggi, oltre al danno la beffa, il cielo è grigio di pioggia. Mi viene in mente il tema di una vecchia Smemoranda “Cuore vs Mente” in continuo braccio di ferro tra loro per garantire una sorta di equilibrio complessivo auspicabile: tu vorresti uscire senza calze e con il maglioncino di cotone color pesca, e invece no, sciarpa guanti e magari anche il cappello di lana! L’arrivo della primavera, insomma, da queste parti è vissuto come una corsa a ostacoli, l’attesa estenuante di una ricompensa che siamo sicuri di meritare e con gli anni arrivi anche a chiederti se non sia questa la prova più dura che tempra il carattere del newyorkese, mediamente imbruttito e insensibile.

Mentre rassegnati ci dedichiamo alla conta dei giorni che ancora mancano all’agognata bella stagione, resta solo una cosa da fare: andarle incontro, in perfetta evocazione maomettiana… Se la primavera non va a New York, New York anticipa la primavera! E lo fa in maniera teatrale, impeccabile e sorprendente! Al New York Botanical Garden, fino al 29 di Aprile, l’Orchid Show è la mostra di orchidee che ogni anno inaugura la stagione dei fiori, appuntamento imperdibile per appassionati, amanti della natura e ansiosi di primavera. La diciassettesima edizione è ispirata a Singapore, la City in a Garden di cui l’orchidea è simbolo, rievocata attraverso la riproduzione degli archi, tipiche strutture dei Singapore Botanic Gardens, e dei SuperTree icone dei Gardens by the Bay, per l’occasione decorati e ricolmi di orchidee di ogni specie e colore.

Passeggiare all’interno delle serre dell’Enid A. Haupt Conservatory, la struttura centrale del Giardino Botanico del Bronx, è davvero un’esperienza mistica. Immerso in un perfetto microclima tropicale, il percorso si snoda tra orchidee dai colori sgargianti, dal giallo accesso al porpora, e dalle forme più disparate. L’orchidea è un fiore a cui sono affezionata, ricorrente regalo di compleanno nella mia famiglia e pianta che trova il suo habitat perfetto sul piccolo davanzale del salotto della nonna, ed esserne letteralmente circondata lascia davvero senza parole, se escludiamo cori continui di “che spettacolo!”, “che meraviglia”, “che incanto”!

Star dell’evento è l’ibrido Vanda Awkwafina, l’orchidea ottenuta in Florida e dedicata all’attrice del film “Crazy Rich Asians”, ambientato proprio a Singapore. E’ la prima volta che l’NYBG dedica un fiore a una figura pubblica e Awkwafina è stata “la scelta perfetta per i suoi successi in campo artistico e per la sua rilevanza in quanto personaggio pubblico newyorkese” a detta del Direttore della Glasshouse Horticulture e Senior Curator of Orchids del New York Botanical Garden. Il link con l’attrice, insieme all’hashtag #plantlove, è ovviamente sfruttato anche a fini divulgativi per accrescere l’awareness sul tema della biodiversità e sull’impegno dell’NYBG nei confronti delle piante in generale e delle orchidee in particolare, specialmente in un momento delicato come quello che stiamo vivendo, dove climate change e altre sfide ambientali rappresentano una grande minaccia per l’ambiente.

La mostra è visitabile fino al 29 Aprile presso il New York Botanical Garden, raggiungibile in 20 minuti di treno dalla stazione di Grand Central a Manhattan. Buon divertimento a tutti e Buona Primavera!

Chi sono

Catapultata tra i grattacieli da quel ramo del lago di Como. Amo New York, la sua dinamicità e la sua energia e in queste pagine vi porto a scoprirla!

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