Un fascino molto particolare avvolge la cultura giapponese: austera e composta tra le asiatiche, antica e tradizionalista, anacronisticamente impermeabile alla globalizzazione. Del Giappone conquistano i piatti tipici, gli origami, le geishe dai kimoni colorati, i templi labirintici, i manga e i ciliegi in fiore. La sensazione che ho portato a casa da uno splendido viaggio in Giappone, è quella di un paese incredibile che si lascia osservare dall’esterno, concede assaggi di sapori e tradizioni ma sempre mantenendo una distanza di sicurezza da ciò che è straniero. 

L’unicità delle tradizioni giapponesi ha fatto sì che queste venissero esportate in maniera autentica nel mondo. Con questo articolo vorrei portarvi a visitare alcuni luoghi di New York alla scoperta del Giappone, dei suoi sapori e delle sue ricchezze.  

KINOKUNIYA: questa libreria giapponese, flagship store della catena Kinokuniya Books of America, opera a New York dagli anni ’80 e dal 2007 ha sede sulla Sesta Avenue proprio di fronte all’ingresso Ovest di Bryant Park. Se il piano terra offre una vasta scelta di titoli in inglese al pari di altre librerie, sono i piani seminterrato e secondo che regalano soddisfazioni a chi è in cerca di cultura nipponica: scaffali interi ricoperti di manga, ultime uscite di tutte le riviste più in voga, rigorosamente in lingua, ma anche oggetti e prodotti originali giapponesi. Dalle stoffe al vasellame e a tutti gli articoli di cancelleria di cui i giapponesi – insieme a me – vanno pazzi. Il secondo piano ospita anche un piccolo caffè dove assaggiare un dolce tipico e una bevanda a base di thè verde. 

la libreria giapponese Kinokuniya

SUSHI YASUDA: non solo sushi, ok, ma si sa che uno dei piatti giapponesi più apprezzati nel mondo sono i filetti di pesce crudo sulle palline di riso! Sushi Yasuda dopo tanti anni a New York resta uno dei miei indirizzi preferiti dove gustare dell’ottimo sushi preparato a regola d’arte secondo tradizione. Obiettivo dei fondatori – Naomichi Yasuda, Shige Akimoto e Scott Rosenberg – è stato quello di ricreare l’arte del sushi nella sua purezza senza compromessi e con questa filosofia il ristorante continua a operare dal 1999. Ogni dettaglio è curatissimo, dalla scelta del pesce, in parte locale e in parte ordinato dal Giappone, alla preparazione del riso che, in quanto elemento più importante del sushi a detta dello stesso Yasuda, viene preparato dallo chef in persona con una ricetta speciale. Il sushi va mangiato appena servito quando il riso è ancora tiepido e il pesce freddo, senza aggiunta di condimenti che sono già bilanciati nella preparazione di ogni boccone. Per un’esperienza ancora più autentica (ma anche più costosa!) ordinate l’omakase, la “selezione del giorno” da gustare direttamente al bancone di fronte allo chef al lavoro! Sushi Yasuda è aperto a pranzo da Lunedì a Venerdì e a cena da Lunedì a Sabato. Prenotare con anticipo. 

sushi cucina giapponese

NOGUCHI MUSEUM: è al confine tra Long Island City e Astoria nel Queens, in un vecchio capannone riconvertito, il museo giapponese che ospita un’ampia selezione delle opere di Isamu Noguchi, in uno spazio espositivo curatissimo che comprende anche un piccolo giardino. Noguchi (1904-1988) è stato un pluripremiato scultore, architetto, designer e scenografo statunitense di origine giapponese divenuto famoso in particolare per la passione per i giardini zen e la progettazione di spazi pubblici. Peculiare nelle sue opere è la scelta dei materiali: il metallo inizialmente prescelto per le sculture a cui si sono aggiunti pietra, legno e osso durante il periodo della guerra. Per informazioni e programmazione corrente visitare il sito https://www.noguchi.org 

sculture al Noguchi museum Queens New York

SAKAGURA: in attività a New York dal 1996, Sakagura è un viaggio in Giappone in uno scantinato di Manhattan. La location nascosta e l’ambiente che riproduce un villaggio tipico rurale contribuiscono a rendere l’esperienza culinaria di questo ristorante autentica e originale. Con un’offerta che comprende più di 260 tipi di sakè accuratamente selezionati e piatti tipici della cucina giapponese, è uno dei migliori sakè bar degli Stati Uniti. Aperto a pranzo da Lunedì a Venerdì e a cena tutti i giorni. 

HANAMI E CHERRY BLOSSOMS: l’hanami (letteralmente “guardare i fiori”) è una tradizione antichissima molto sentita in Giappone che si riferisce all’usanza di godere della bellezza della fioritura primaverile degli alberi e in particolare dei ciliegi (sakura). A New York, oltre a Central Park, sono due le destinazioni più romantiche dove dedicarsi a questa attività verso la fine di Aprile.  Affianco al Noguchi Museum, il Socrates Sculptures Park e il vicino Rainey Park sono una destinazione poco gettonata ma di grande soddisfazione e offrono panchine con vista sull’East River e sullo skyline di Manhattan. Altrettanto bella e con una posizione ancora più spettacolare, è l’infilata di ciliegi sul lato Ovest di Roosevelt Island proprio sotto il Queensboro Bridge e la funivia che connette l’isola con Manhattan. La vista da qui abbraccia il Chrysler building, il palazzo di vetro delle Nazioni Unite e l’Empire State Building! Per festeggiare la fioritura dei ciliegi, inoltre il Brooklyn Botanical Garden organizza ogni anno il “Sakura Matsuri, celebrazione della cultura giapponese, con un ricco programma di eventi.  

socrates sculpture park fioritura dei ciliegi

KATAGIRI JAPANESE GROCERY: sono tanti i supermercati giapponesi in città come Katagiri dove si acquistano solo ed esclusivamente prodotti giapponesi dal food al beauty passando per le bevande e i prodotti per la casa. Nella zona di Industry City a Brooklyn il Japan Village è in assoluto uno degli spazi più forniti. Le etichette dei prodotti sono rigorosamente giapponesi come la maggior parte dei clienti!  

YAYOI KUSAMA: annoverata ufficialmente tra i più importanti artisti giapponesi nel mondo, Kusama è un’artista multidisciplinare, famosa soprattutto nell’ambito della scultura e delle istallazioni. Se alcune sue opere fanno parte della collezione permanente del MoMa, sono proprio le istallazioni a entusiasmare maggiormente il pubblico che a New York si organizza in code pazienti di ore per ammirare le “Infinity rooms” coloratissime e ipnotiche della giapponese. Nata a Matsumoto nel 1929, Kusama ha un rapporto speciale con la città di New York dove ha vissuto tra il 1958 e il 1972 attirata dal potenziale sperimentale della scena artistica dell’epoca. La grande svolta della sua carriera arriva nel 1993 con la realizzazione, per la Biennale di Venezia, di una sala di specchi con all’interno le famose zucche che diventeranno l’elemento distintivo delle sue opere. Tornata in Giappone dopo gli anni negli Stati Uniti, dal 1977 Kusama vive per scelta personale nell’ospedale psichiatrico Seiwa e dipinge quasi quotidianamente nel suo studio a Shinjuku, Tokyo.  

Il New York Botanical Garden nel Bronx avrebbe dovuto ospitare quest’anno l’esibizione “KUSAMA: Cosmic Nature” che avrebbe dovuto comprendere una nuova Infinity Room e file di alberi avvolti da tessuto a pois (altro elemento distintivo di Kusama) ad indicare il percorso tra le opere dell’artista diffuse nel giardino. I biglietti per l’esibizione stavano già andando a ruba ma la pandemia in atto ha costretto gli organizzatori a rimandare di un anno questo appuntamento tanto atteso.   

infinity mirror di yahoo kusama a Chelsea New York

Ho pensato a lungo se pubblicare questo articolo, scritto ormai un mese fa: musei e ristoranti sono chiusi, i parchi e i giardini botanici stanno fiorendo ma a noi siamo segregati in casa in attesa di tempi migliori. Queste indicazioni non sono forse di utilità pratica immediata ma spero che la lettura vi sia servita come distrazione durante queste giornate di quarantena.  

Un abbraccio virtuale a tutti, oggi un po’ più stretto del solito! 

 

 

 

  

Chi sono

Catapultata tra i grattacieli da quel ramo del lago di Como. Amo New York, la sua dinamicità e la sua energia e in queste pagine vi porto a scoprirla!

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