Un itinerario un po’ al di fuori dalle principali tappe turistiche ci porta ad esplorare l’Upper West Side, quartiere residenziale a ovest di Central Park, fino al suo margine settentrionale, intorno alla centodecima strada, al confine con Harlem. Sebbene non sia questa la sezione più tipica del quartiere, nulla si può obiettare rispetto alla sua genuinità. Qui infatti grandi condomini si affiancano a schiere di villette un po’ più trasandate rispetto alle elegantissime versioni delle strade più a sud e la Columbia University, con il suo campus animato da indaffaratissimi studenti, è il punto di riferimento del quartiere, di cui definisce geografia e popolazione. Una passeggiata da queste parti è un modo piacevole per scoprire una parte della città che spesso viene lasciata in secondo piano dai turisti e un’ottima scusa per passare qualche ora tra gioielli e attrazioni che i newyorkesi tendono a tenere per sé.

L’università, che si estende per ben sette blocks tra la 114th e la 121st street, rappresenta di per sé una prima tappa interessante del nostro itinerario. Fondata nel 1754, la Columbia è la più antica e prestigiosa università di New York e passeggiare nel campus, aperto al pubblico, tra edifici in stile neoclassico come la grande biblioteca centrale, e le residenze degli studenti dalle tipiche facciate in mattoncini rossi fa venire un po’ di nostalgia del passato (ormai remoto) allo studente che è in noi… se si considera poi che più di cento premi Nobel hanno calpestato questa terra, c’è addirittura il rischio di montarsi un po’ la testa!!

Seconda tappa consigliatissima è la cattedrale episcopale della città di New York: Saint John the Divine. Lunga 180 m e alta 70 m, secondo diverse fonti sarebbe la più grande chiesa protestante del mondo. Il progetto iniziale del 1892, ispirato all’architettura romanica e a quella bizantina, fu successivamente riveduto e continuato secondo lo stile neogotico. Oggi la chiesa, che vanta il rosone più grande di tutti gli Stati Uniti, pur essendo un tempio anglicano si rivolge ai fedeli di tutto il mondo e ospita laboratori, mostre e numerose iniziative nell’ambito della recitazione e delle arti visive.

A pochi minuti di distanza, in direzione sud, gli appassionati di musei e del mondo asiatico non possono perdersi il Nicholas Roerich Museum (consultare il sito per gli orari di apertura la pubblico), chicca cultural-ricercata del quartiere. È uno di quei posti, per intenderci, che ogni degno scrittore di Lonely Planet contrassegnerebbe fieramente con la stellina blu e l’asterisco: “vale il viaggio”. Nel nostro caso, la gita! Nato in Russia ma vissuto per tanti anni in Asia, Roerich è famoso per la realizzazione di dipinti estremamente vividi e luminosi, realizzati in tempera su tela, che rappresentano vedute emozionanti delle cime dell’Himalaya ed elementi mistici tratti dalla sua esperienza di vita tra Tibet e altri paesi dell’Asia centrale. Il museo si sviluppa su due piani all’interno di una casa tipica del quartiere che da sola rappresenta un’interessante scoperta. Davanti all’entrata svetta la Bandiera della Pace, con il simbolo (tre sfere rosse su sfondo bianco) del Roerich Pact, per la difesa dei tesori culturali internazionali in tempo di pace e di guerra che valse a Roerich la nomination per il Nobel per la pace nel 1929. Oltre che pittore, Roerich fu poeta, filosofo, attivista, diplomatico e costumista, tutti aspetti della sua sfaccettata personalità ritrovabili nelle sue opere e nella splendida collezione di oggetti a lui appartenuti esposta in questi spazi.

Prima di fare ritorno a più basse latitudini, potremmo infine concederci una sosta lungo l’Hudson, al pittoresco River Side Park dove dare sfogo al romanticismo sulla scia di “C’è posta per te”, la cui ultima celeberrima scena è stata girata proprio da queste parti!

Chi sono

Catapultata tra i grattacieli da quel ramo del lago di Como. Amo New York, la sua dinamicità e la sua energia e in queste pagine vi porto a scoprirla!

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