Thanksgiving è la festa americana per eccellenza, un po’ come il Natale per noi, ma forse sarebbe meglio dire come Natale, Pasqua e Ferragosto tutti insieme! E’ il giorno in cui l’America si riunisce davanti a tavole imbandite di tacchini succulenti. I negozi sono chiusi e i servizi ridotti al minimo e anche New York, che per definizione non dorme mai, quel giorno è narcolettica. Thanksgiving è la festa di tutti: dei bambini a casa da scuola, degli adulti con le ferie più lunghe dell’anno, dei turisti che cercano qualcosa di “tipico” da fare e anche degli expat che ormai hanno assorbito la cultura e le tradizioni dell’America che li ha accolti.

Vi devo confessare che non ho quasi mai festeggiato Thanksgiving. “Ingrata!” penserete, e forse avete anche un po’ ragione! Il fatto è che ho grande rispetto per le tradizioni a stelle e strisce, sono immensamente grata ai padri pellegrini, e partecipo con grande affetto e sincerità al calore che questa festa sprigiona ma, in qualche modo, mi sento ancora spettatrice più che attrice. Mi diverto tantissimo a vedere la corsa nei supermercati, gli scaffali stracolmi svuotati in un batter di ciglia, la gara a chi ce l’ha più grosso, il tacchino ça va sans dire! Adoro le decorazioni delle case e le tavole imbandite sui toni dell’arancio, con sgargianti pennuti che compaiono su piatti e stoviglie, incuranti della peggior sorte toccata al cugino da 10kg che luccica nel forno!

Non nascondo che mentre pensavo di doverscrivere un post su questa festa ero terrorizzata all’idea di non sapere cosa dire. Davanti a me vedevo due strade: cadere nello scontato e raccontare Thanksgiving attraverso fatti e banalità, ma il maledetto Wikipedia sembrava aver detto già tutto, oppure ripescare qualche foto dei tacchini degli amici, mentendo, e raccontare il menù tipico facendo appello al mio appetito che, invece, è sempre di una sincerità commovente! Ma poi ecco l’illuminazione!

C’è un motivo per cui Thanksgiving è, anche per me, la festa più bella di tutte. Il primo risiede proprio nel nome stesso di questo giorno, talmente evidente da passare in secondo piano: Thanks-Giving, rendere grazie. Il compito classico che viene assegnato nelle scuole in questi giorni è proprio quello di stilare una lista di motivi per cui si è grati, riempire cartelloni completando la frase “I’m Thankful for…”. Un esercizio apparentemente facile a cui i bambini rispondono con innocenza e immediatezza mentre gli adulti hanno bisogno di concentrazione. Thanksgiving è un’occasione per prendersi una pausa dagli impegni di tutti i giorni, sempre attenti a non far bruciare il purè di patate sui fornelli, per apprezzare quello che abbiamo e la scusa per dire grazie una volta in più.

Astraendo il significato primordiale di questa festa, ringraziare per il raccoltodell’anno, provo a fare anche io lo stesso esercizio scegliendo alcuni motivi, meno agricoli e più simbolici, per cui sono grata a questo 2018. Senza dubbio sono grata per la mia famiglia, in cui includo gli affetti in generale, gli amici sinceri e i valori di appartenenza e condivisione. Mettiamoci anche la salute, mia e degli altri! Sono grata per le mie passioni, soprattutto le più recenti, che sono il motore di ogni cosa: un ottimo compagno di viaggio e una spinta a conoscere, curiosare, approfondire. E’ grazie a ritrovati interessi che è nato questo blog che è fonte di soddisfazione, sorpresa e felicità. Grazie anche per la crema al mascarpone, l’opportunità che mi è data di vedere il mondo, grazie per i saldi nei negozi, la crema anti rughe e i nuovi follower su Instagram!

Vaneggiamenti a parte, il consiglio che posso dare a chi si trova qui di passaggio è quello di assistere alla Macy’s parade(che parte alle 9.00 in Upper West e raggiunge i celeberrimi grandi magazzini in Herald Square), prenotare per tempo uno dei tanti ristoranti in zona che offrono menù tipico come The Smith o Rue 57 e prevedere una passeggiata nel pomeriggio a Central Park o ad assaporare un’atmosfera diversa dal solito a Soho tra negozi chiusi e strade deserte in attesa di Black Friday!

Happy Thanksgiving e buone feste a tutti!

Chi sono

Catapultata tra i grattacieli da quel ramo del lago di Como. Amo New York, la sua dinamicità e la sua energia e in queste pagine vi porto a scoprirla!

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