Due giorni all’anno, intorno al solstizio d’estate, il sole si allinea con la griglia delle strade di Manhattan all’ora del tramonto, regalando alla città l’immagine spettacolare di un disco infuocato “incastrato” tra i grattacieli. Manhattanhenge è il nome con cui l’astrofisico newyorkese Neil DeGrasse Tyson ha battezzato questo fenomeno, in omaggio al più famoso Stonhenge, tempio druidico inglese, dove, durante il solstizio d’estate, il sole si allinea con il monolite alle porte del sito archeologico.

Se oggi possiamo goderci questo spettacolo e riempire i social network di fotografie e di hashtag correlati, il merito è di chi, nel 1811 fu chiamato a progettare la topografia di Manhattan, e forse un po’ a corto di idee, ha proposto un reticolo di strade perfettamente parallele e perpendicolari tra loro, alla faccia della creatività e del (dis)orientiring! Per agevolare ulteriormente la transumanza, le strade sono numerate in ordine crescente… insomma perdersi a Midtown è da premio Nobel! Ma questo è un altro discorso.            

Grazie alla struttura topografica di New York, dunque, in alcuni punti, con uno sguardo è possibile attraversare la città intera da Est a Ovest. Questo succede ad esempio sulla 42esima strada, punto di osservazione privilegiato e presidiatissimo in occasione del Manhattanhenge. E’ proprio su questa strada che nelle date in questione (30 Maggio e 12 Luglio nel 2019), il sole è visibile per intero tra i grattacieli a Ovest della città proprio un attimo prima del tramonto. La stessa visione suggestiva del fenomeno si ha anche sulla 14esima, 23esima, 34esima e 57esima strada, anch’esse libere di barriere architettoniche da Est a Ovest.

Oltre alla conformazione delle strade, l’altro fattore imprescindibile per assistere al Manhattanhenge è il meteo. Tradizione vuole che il rischio pioggia in queste giornate sia pari soltanto a quello dei fuochi di San Giovanni all’isola comacina! Traduco per i miei non concittadini lacustri: una percentuale che va dal 99,1 al 99,9! Piove in pratica sempre, o quasi… quasi ecco: tranne ieri sera!

Se il Manhattanhenge è oggi annoverato tra le 10 cose da vedere a New York una volta nella vita, è probabilmente merito dei social e della corsa al “c’ero anch’io” che hanno scatenato. Sta di fatto che ieri, 12 Luglio 2019, centinaia di persone si sono date appuntamento per strada, armate di zoom, cellulari, reflex, persino scale e seggioline da campeggio, per assistere con stupore e meraviglia ai pochi secondi in cui il sole è sbucato da Sud e si è seduto per un attimo sulla 42esima strada a farci l’occhiolino e ad augurarci buonanotte.

Al di là del fenomeno in sé, emozionante più delle aspettative, al di là delle immagini della città infuocata catturate dai sensori degli Iphone, ad essere coinvolgenti sono state l’attesa della gente, in mezzo a una delle arterie più trafficate della città, la cortesia nel chiedere permesso per scattare una foto, il sorriso dei poliziotti chiamati invano a mantenere l’ordine, l’applauso spontaneo per il disco di fuoco, e la realizzazione che a New York, nel quasi 2020 a farci emozionare è ancora un tramonto!

Chi sono

Catapultata tra i grattacieli da quel ramo del lago di Como. Amo New York, la sua dinamicità e la sua energia e in queste pagine vi porto a scoprirla!

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